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Trento, 22 marzo 2010
Lago di Toblino, anche danni ambientali dal calo del livello delle acque?
Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

Da alcuni giorni, a causa di lavori di manutenzione da parte del soggetto gestore della centrale idroelettrica di Santa Massenza, il Lago di Toblino, straordinaria perla della natura e del paesaggio trentino, presenta un vistoso abbassamento del livello delle acque. Poiché si tratta di un’area protetta ai sensi delle leggi vigenti e poiché, con l’ingresso nella stagione primaverile, il lago si anima di innumerevoli presenze animali e vegetali, vi è il diffuso timore che una così rapida e consistente riduzione del volume delle acque e della superficie delle aree umide possa comportare danni al delicato ecosistema.

Con delibera n. 16949 del 30 novembre 1992 la Provincia ha infatti individuato il biotopo di interesse provinciale denominato "Lago di Toblino", ai sensi della legge provinciale 23 giugno 1986, n. 14 "Norme per la salvaguardia dei biotopi di rilevante interesse ambientale, culturale e scientifico". In seguito al recepimento delle direttive europee in materia di tutela dell'ambiente e della biodiversità, il sito di Toblino è stato riconosciuto dal ministero dell'ambiente prima e dalla Commissione Europea in seguito come di "interesse comunitario". Il SIC IT3120055 "Lago di Toblino" occupante una superficie di 170,45 ettari, è così descritto nella guida "Natura 2000" edita dall'assessorato provinciale all'ambiente nel 2003: "Lago di fondovalle con cintura di vegetazione elofitica, in una cornice ambientale e paesaggistica di eccezionale interesse, per la presenza dei boschi sempreverdi di leccio, qui al loro limite settentrionale di distribuzione. Il sito è inoltre di rilevante importanza per la nidificazione, la sosta e/o lo svernamento di specie di uccelli protette o in forte regresso, e/o a distribuzione localizzata sulle Alpi. Presenza di invertebrati dell'allegato II che indica buona naturalità delle acque correnti".

Il 16 settembre 2009 è stata approvata dal Consiglio provinciale la mozione n. 31/XIV, con la quale si impegna la Giunta provinciale

1. ad avviare uno studio per l'ulteriore valorizzazione dell'intera area della Valle dei Laghi al cui centro si trovano i laghi di Santa Massenza e Toblino con l'omonimo castello, anche al fine di creare, nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio, nuove aree per la sosta e nuovi percorsi di visita;

2. a valutare l'ipotesi di promuovere lo spostamento - ovvero il mascheramento - di alcuni tratti della SS 45 bis Gardesana occidentale dove essa transita nelle immediate vicinanze del lago di Toblino;

3. a valutare, direttamente e con il coinvolgimento di Dolomiti Energia spa e di Hydro Dolomiti Enel srl, la fattibilità tecnica della realizzazione di un by-pass dei laghi di Santa Massenza e Toblino da parte delle acque turbinate dalla centrale di Santa Massenza e provenienti dal lago di Molveno, ciò al fine di ridurre progressivamente l'impatto generato da queste acque sull'ambiente lacustre e di concorrere, per quanto oramai possibile, al ripristino delle condizioni naturali esistenti prima della costruzione della grande centrale;

4. a programmare, direttamente e con il coinvolgimento di Dolomiti Energia spa e di Hydro Dolomiti Enel srl, il progressivo ripristino della sponda nord del lago di Santa Massenza, per ridurre l'impatto ambientale e paesaggistico delle opere connesse all'attività della centrale e per recuperare il rapporto tra il piccolo borgo ed il suo lago, prevedendo anche dove possibile il progressivo interramento degli elettrodotti.

Successivamente, la progettazione di soluzioni per la valorizzazione dell’area del lago di Toblino è stata posta all’oggetto di un possibile finanziamento nell’ambito del Fondo per la valorizzazione del paesaggio, prefigurando finalmente una serie di interventi che vadano nell’ottica individuata dalla mozione.

Tutto ciò premesso

si interroga il presidente della Provincia per sapere

1. se la Provincia ha autorizzato i lavori che hanno comportato il rapido e consistente calo nel livello delle acque del Lago di Toblino;

2. se sono state fatte delle valutazioni preliminari circa l’impatto ed i possibili danni sull’ecosistema del SIC Lago di Toblino derivante dai lavori;

3. quali danni potrebbero arrecare i lavori alla natura del lago, in particolari quali impatti sulla fauna e sulla flora;

4. quali passi ha effettuato la Provincia nel corso dei sei mesi successivi all’approvazione da parte del Consiglio provinciale della mozione n. 31.

Cons. prov. Roberto Bombarda

 

     

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